venerdì 18 novembre 2016

La ragazza del treno: Libro Vs Film

Ciao lettori,
con un po' di ritardo questa settimana sono andata a vedere al cinema la ragazza del treno.
Io e altre due mie amiche avevamo letto il libro in simultanea l'agosto dell'anno scorso e mercoledì siamo andate a vedere, tremanti e timorose, la trasposizione cinematografica.
Dopo un'ora  e mezza di film le impressioni che abbiamo avuto sono state differenti, per questo ho pensato di inserire sia la mia opinione, un po' negativa, sia l'opinione di una mia amiche che ha apprezzato di più il film.

                                                                                          

Vi lascio la trama per chi non avesse letto ancora il libro

La storia è quella di Rachel Watson, una giovane donna che non ha superato il suo divorzio e il fatto che il suo ex si sia prontamente risposato, e che si è attaccata troppo alla bottiglia, arrivando a perdere anche il lavoro. Ciò nonostante, prende ogni mattina il treno dei pendolari come se ancora dovesse recarsi in ufficio, guardando fuori dal finestrino e fantasticando sulle cose e le persone che osserva: in particolare, la sua attenzione si fissa su una coppia che, nella sua immaginazione, ritiene perfetta. Un mattino, però, Rachel vede la lei della coppia assieme a un altro uomo, e dopo pochi giorni la ragazza sembra essere svanita nel nulla. Rachel inizierà a indagare sulla sorte di questa sconosciuta, scoprendo una verità sconcertante.

  Chiara
 Il libro la ragazza del treno mi aveva davvero stregata, tanto da finirlo in quasi 24 ore. Avevo apprezzato la sua velocità e i colpi di scena che, pagina dopo pagina, si sono creati. Nel film ho rivisto l'esatto contrario. Conoscendo già la trama mi sono fin da subito messa nei panni di chi non avesse letto il libro e sono arrivata presto al risultato che probabilmente fosse difficile cogliere il quadro generale del film nella prima parte della trasposizione.
Ma partiamo con ordine; la prima parte è stata di una lentezza disarmante, gli eventi si susseguivano lenti e i colpi di scena tardavano ad arrivare. In confronto alla lettura, la prima parte del film è da me considerata un vero e proprio disastro.
I flashback mi turbavano e in certi punti mi sono confusa su ciò che avveniva in tempo reale e ciò che apparteneva al passato.
Alcune scene di sesso presumo siano state aggiunte per una scelta cinematografica, ma anche questo mi ha abbastanza confusa.

La seconda parte si è leggermente ripresa, il ritmo è diventato più veloce, ma ho continuato ad avere la sensazione che i passaggi fondamentali non fossero trattati adeguatamente.
Tutto è basato (come nel libro) sui ricordi di Rachel, quindi mi sarei aspettata maggior chiarezza, invece oltre a vedere la protagonista confusa, entravo in confusione anch'io.
È sempre complesso riportare su pellicola ciò che si legge, soprattutto se il genere appartiene ad un thriller ma, a mio parere, se si fossero attenuti di più alla cronologia del libro, soprattutto per ciò che riguarda gli sbalzi temporali, avrebbero reso la visione più chiara e spedita.
Ultima nota di non troppa importanze è l'ambientazione,  nel libro ci troviamo nei pressi di Londra, mentre nel film vicino a New York.
Un punto favorevole per l'interpretazione dell'attrice, davvero molto brava.



Silvia
Il film la ragazza del treno mi ha stupito in positivo perchè è riuscito ad essere fedele al libro in quelle parti dove non avrei mai pensato lo potesse essere.
Mi ha sorpresa molto la fedeltà delle diverse narrazioni e punti di vista, parte che, secondo me, era più difficile da rendere credibile. È stata una scelta coraggiosa! Il secondo tempo è decisamente migliore, purtroppo il primo l'ho trovata leggermente prolisso. Tutto ciò in un libro è più perdonabile che in un film. Il finale è stata la vera svolta.
Il mio giudizio tutto sommato è positivo, ammetto che non sia il film più bello tratto da un romanzo, però è un bel thriller, ma ovviamente nel libro tutto ciò è reso in maniera migliore e balza maggiormente agli occhi la bellezza della trama. Lo consiglio sia a chi ha letto il libro sia a chi non l'ha letto.


Bene lettori, non potevate ricevere due recensioni più diverse di queste. A volte i punti di vista sono differenti ed è sempre bello potersi confrontare, soprattutto con le nostre amiche.




domenica 13 novembre 2016

Segnalazione "quando cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi)"

Ciao lettori,
oggi volevo segnalarvi un libro molto interessante, quando cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi) di Tiziana Pagano.


 Nome: Quando cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi)

 Autore: Tiziana Pagano

 Prezzo cartaceo copertina flessibile: €13, 00

Prezzo ebook: €0,00 FINO AL 19 NOVEMBRE

Link acquisto: Qui




Quando cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi) è finalista del concorso letterario Il Mio Esordio 2016.


TRAMA: Cupido, dio dell’amore, quello che si diverte a scagliare frecce per far innamorare le persone e che spesso, per capriccio o per distrazione, manca l’altro bersaglio facendoci soffrire le pene dell’inferno, sarà il protagonista di due grandi storie, una del presente ed una del passato. Lucrezia, giovane donna e madre di una bambina, ha un ottimo rapporto con il suo ex marito, Roberto: i due ritorneranno insieme o ad avere la meglio sarà Riccardo, l’affascinante produttore di vini francese? Ci tufferemo nel passato, e vivremo la storia d’amore tra Isabelle e Francois, con la corte di Francia e i primi moti della rivoluzione a farle da cornice. Le frecce di Cupido tireranno qualche brutto scherzo, i nostri personaggi affronteranno tradimenti, cospirazioni e la reclusione (per uno di essi) in una delle prigioni più dure di sempre, in un periodo storico in cui questo significava subire ingiustizie di ogni genere. Ai lettori, la scelta di incamminarsi o meno in questo viaggio nel tempo.

Tiziana Pagano : Non amo descrivermi. Forse perché è più facile analizzare gli altri che sé stessi . Credo nei valori che rendono questa vita degna di essere vissuta: l'Amore, l'Amicizia, la Famiglia. Credo che bisogna combattere per ottenere ciò che si vuole ma chi non si lascia demoralizzare dagli eventi contrari?






                

mercoledì 26 ottobre 2016

Recensione Le Ho Mai Raccontato Del Vento del Nord

Ciao lettori, oggi torno per parlarvi di due libri che mi sono entrati nel cuore.
Difficilmente mi affeziono così tanto ad un libro, non sono la persona che piange dopo mesi ripensando ad una determinata storia finita male, non rimugino quasi mai sulle scelte dei personaggi, soprattutto a distanza di mesi.
Bé questa volta è proprio successo ciò che non mi aspettavo...

Ad agosto ho letto Le ho mai raccontato del vento del Nord e successivamente La settimana onda di Daniel Glattaur e (OMG) li ho ADORATI!

Ma partiamo con ordine, sennò mi agito troppo e non capisco più niente.

 Nome: Le ho mai raccontato del vento del Nord

 Autore: Daniel Glattaur

 Casa Editrice: Feltrinelli

 Genere: Romanzo rosa

 Pagine: 192

 Prezzo cartaceo copertina flessibile: €8,50

                                 Link per acquisto libro:  Le ho mai raccontato del vento del Nord





Nome: La settima onda

 Autore: Daniel Glattaur

 Casa Editrice: Feltrinelli

 Genere: Romanzo rosa

 Pagine: 190

 Prezzo cartaceo copertina flessibile: €8,50

 Link per acquisto libro: La settima onda



Trama

Un' email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, il romanzo descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?


Opinione personale:

Dire che ho adorato, amato, apprezzato questo libro è troppo riduttivo.
Le ho mai raccontato del vento del Nord è un romanzo rosa ma in versione epistolare, dove non sono presenti le care e vecchie lettere, ma bensì le più moderne email.
I protagonisti sono Emmi, una donna molto sicura di sé e dotata di una grande concretezza, e Leo che rappresenta invece un uomo più riflessivo, mite.
Emmi per sbaglio un giorno, invece di disdire un abbonamento ad una rivista, invia per un' email a Leo. Da quel giorno inizierà la loro corrispondenza epistolare nella quale la protagonista indiscussa sarà la curiosità, la voglia di conoscersi e di raccontarsi. Due perfetti sconosciuti inizieranno ad instaurare un rapporto tutto completamente epistolare. 
Emma e Leo entreranno in un vortice di emozioni che li travolgeranno, quasi inaspettatamente.
Scopriranno quanto due persone possano essere vicine anche solo attraverso uno schermo.
Posso solo dire che Glattaur ha un modo di scrivere molto introspettivo, riesce a farci entrare nella psicologia dei protagonisti e ci sorprenderemo di come rideremo e sospireremo insieme a loro.

Le ho mai raccontato del vento del nord e la settimana onda (il suo seguito), sono due piccoli capolavori che contengono grandi verità, soprattutto sulla facilità e la bellezza con cui si possono instaurare dei rapporti anche online.  Il romanzo è insolito, educato e toccante mantenendo però sempre un velo di semplicità e freschezza che caratterizza ogni singola email.
I protagonisti sono la personificazione di tutti noi; forti dietro uno schermo che ci protegge ma così vulnerabili quando veniamo toccati nel profondo...soprattutto da chi ci conoscere davvero bene.

Non posso che consigliarvi questo due libri...


venerdì 7 ottobre 2016

Recensione Flawed di Cecilia Ahern

Neanche il tempo di concludere il libro e... sono corsa al PC per scrivere una recensione!
In genere questi miei impulsi sono dovuti alla lettura di libri davvero poco piacevoli ma... non è questo il caso.

Oggi sono qui per parlarvi di Flawed di Cecilia Ahern.



 Nome: Flawed. Gli imperfetti 

Autore: Cecilia Ahern 

Casa Editrice: De Agostini

Genere: YA distopico 

Pagine: 416

Prezzo cartaceo copertina flessibile: €14,90

Link per acquisto libro: Flawed: Gli imperfetti






Molti di voi si ricorderanno di lei per i suoi bestseller come Scrivimi ancora e Ps I love you, l'autrice è prettamente conosciuta da 12 anni a questa parte per l'aver scritto molti romanzi per adulti.
Quest'anno invece si è ripresentata sotto un'altra veste, ossia come scrittrice di uno YA distopico.

Trama: In un futuro non molto lontano, in un mondo non molto diverso, il Giudice Crevan conduce una spietata guerra contro l'immoralità. È lui e lui solo a decidere chi sia un cittadino modello, e chi invece sia un Imperfetto, un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sul petto e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, figlio del Giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D'un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del Giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover'uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo. Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere incarcerata e marchiata a fuoco come Fallata. Sarà proprio in carcere però che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante. E l'unico amico su cui d'ora in poi Celestine potrà contare.


Eravamo solo noi due, in cima a un mondo addormentato.
Noi due invincibili, intoccabili.
È stato il momento "più" perfetto della mia vita.
È stato l'ultimo momento perfetto della mia vita.


Opinione personale: Flawed è un libro che mi è proprio rimasto dentro. Partendo dal suo genere, ossia distopico, noi tutti sappiamo come sia facile imbattersi in un romanzo che troppo ricorda Hunger Game, Divergent o Matched, il rischio di cadere in un libro-imitazione è sempre dietro l'angolo.
Inizialmente nel momento dell'acquisto ero un po' scettica, avevo sia dei pregiudizi nei confronti della scrittrice ("ma si una scrittrice di romanzi rosa scriverà un distopico YA molto frivolo) sia nei confronti della trama dato che la struttura della società rappresentata nel libro mi ricordava molto Divergent.
Alla fine però nessun mio pregiudizio si è avverato.
Flawed è un romanzo che porta una ventata d'aria fresca, facendoci dimenticare tutti quei distopici troppo simili al famosissimo Hunger Games.
La protagonista del libro, Celestine North, è una giovane ragazza perfetta che vive in una società dove la perfezione morale è tutto. A salvaguardare tale perfezione vi è un organo chiamato GILDA e il capo della GILDA è niente che meno il padre del ragazzo di Celestine.
Per tutta la sua vita lei ha vissuto come se le regole imposte da tale comitato fossero la cosa più giusta al mondo, sostenendo ed approvando la GILDA e le loro dure regole.
Nel caso in cui una persona si rivelasse moralmente imperfetta il comitato aveva il compito di istituire un giudizio e, nel caso in cui si rivelasse davvero la immoralità di un gesto, giudizio o azione, il malcapitato era sottoposto ad una marchiatura, una F di Fallato.
I fallati sono persone categorizzate e considerate quasi delle nullità da chi invece è considerato moralmente perfetto, devono vivere con regole totalmente loro e non possono mai essere aiutati da nessuno dei Perfetti.
Quando Celestine commetterà un errore tremendo considerato immorale tutto il suo mondo si sgretolerà, tutto ciò che considerava giusto e perfetto assumerà una forma diversa.
E sarà proprio in carcere che Celestine cambierà e la sua vita assumerà un significato differente.

Flawed ha spopolato negli Stati Uniti e mi auguro che abbia lo stesso successo anche in Italia. La sua lettura mi ha travolta, è un libro davvero potente che mira a distruggere lo stigma che spesso ci affibbiano o che noi diamo ad altre persone.
Non vedo l'ora di leggere il suo seguito, essendo tale libro il primo di una saga.

Come disse l'autrice nei suoi ringraziamenti "Nessuno è perfetto. Non facciamo finta che non sia così. E non abbiamo paura delle nostre imperfezioni. Non bolliamo gli altri, non illudiamoci di non essere come loro. Accettiamo il fatto che essere umani significa essere Fallati, e impariamo da ogni errore che commettiamo, in modo da non ripeterli"

mercoledì 5 ottobre 2016

Recensione Harry Potter e la maledizione dell'erede

 Eccomi tornata, dopo un'assenza di alcune settimane siamo di nuovo qua. Oggi vorrei parlare di Harry Potter e la maledizione dell'erede.

Nome: Harry Potter e la maledizione dell'erede

Autore: J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne

Casa Editrice: Salani Editore

Genere: Fantasy

Pagine: 357

Prezzo cartaceo copertina flessibile: €19,90

                                        Link per acquisto:  Harry Potter e la maledizione dell'erede. Parte uno e due. Ediz. speciale Scriptbook


Allora partiamo dal presupposto che questo non è un vero e proprio libro, ma una trascrizione teatrale dello spettacolo messo in scena a Londra, quindi noi tra le mani ci ritroviamo un vero e proprio copione.


Su questo libro ne ho sentite di cotte e di crude, ma penso che si debba partire dal concetto che Harry Potter e la maledizione dell'erede non è un libro.

Detto questo (premessa alquanto fondamentale per me), possiamo addentrarci nella storia...
Ci ritroviamo ancora una volta nel magico mondo della Rowling, con il nostro caro Harry invecchiato  di 19 anni, ora è sposato con Ginni ed hanno tre figli.
Il secondogenito, Albus, è un ragazzino che non apprezza il peso della fama di suo padre, non ama Hogwarts e sopratutto vuole discostarsi il tutto e per tutto da Harry Potter.
Questo sarà il grande problema che aprirà le danze ad un susseguirsi di decisioni sbagliate assunte da Albus per le quale gli unici che riusciranno a porvi rimedio saranno proprio i cari e vecchi Harry, Ron, Hermione e Ginni.

Harry Potter e la maledizione dell'erede vede dispiegarsi in sé il tema dell'amicizia e quello della famiglia, soprattutto il rapporto genitore-figlio.
Anche per il grande Harry Potter il rapporto con Albus non sarà facile, non ci sarà magia che tenga per rappacificare le acque, bisognerà solo capire che dietro alla fama, dietro alla battaglia di Hogwarts ci sono solo un papà ed un figlio che hanno bisogno d'amore.

La storia in sé l'ho trovata molto accattivante, è stato emozionate rivedere Harry and Co, ma soprattutto trovarli più maturi, cresciuti, genitori.
Ovviamente essendo una trascrizione teatrale noi leggiamo una storia che dovrebbe durare in scena all'incirca due o tre orette, per questo non possiamo aspettarci un susseguirsi degli eventi lenti e ben spiegati. Alcuni passaggi sono veloci, poco narrati ma penso che in un teatro il tutto prenda una piega diversa.
Vi è chi sostiene che questo libra sia solo un modo per la Rowling di fare ancora marketing, può essere, ma sono fermamente convinta che bisogna prendere in mano Harry Potter e la maledizione dell'erede tenendo ben in mente ciò che è: ossia una trascrizione teatrale.
Non deve essere visto come un Harry Potter 8, non deve essere visto come il continuo di una saga, ma come un libro che affianca tutti gli altri i libri della Rowling.

Detto ciò il mio parere è assolutamente positivo al riguardo, mi sono fatta travolgere completamente da questo libro e ho provato una grandissima emozione nel riabbracciare tutti i vecchi personaggi che mi hanno accompagnata per tanti anni.

Attendo ancora con ansia la mia lettera per Hogwarts

domenica 4 settembre 2016

IO PRIMA DI TE: libro Vs film

...sei mesi per riprendermi dal libro di Io prima di te! SEI MESI!
Sono una donna distrutta!








Ciao lettori, come ben sapete tutti quanti giovedì è uscito IO PRIMA DI TE  in tutte le sale cinematografiche e io cosa ho fatto? Ovviamente sono volata a vederlo alla prima visione.
Io e le mie amiche lettrici eravamo molto in ansia per questa uscita, ma soprattutto la curiosità mi assaliva ogni secondo sempre di più.
Devo dire che il trailer non mi aveva fatto impazzire e la lettura di Dopo di te ancora meno, quindi non sapevo cosa aspettarmi da questo film.

Ma partiamo con ordine...
Il giorno in cui è uscito il trailer ero davvero molto emozionata ed euforica così, un secondo dopo che è stato messo su youtube mi sono precipitata immediatamente a guardarlo e... NO! Non c'eravamo proprio!
Il trailer non raffigurava nemmeno un po' il libro tanto bello che in tempi non sospetti avevo letto.
Ciò che più non capivo riguardava il fatto che l'intero trailer raffigurasse una storia d'amore che io personalmente non avevo ritrovato nel libro. Ovviamente l'amore nel libro è presente, ma in parte minore e comunque verso la fine del romanzo.
L'altra cosa abbastanza fastidiosa era la voce di Louisa (l'ho anche guardato in inglese per capire se questa voce misto tra grezzo e svampito, fosse voluta), una voce davvero insopportabile per le mie orecchie.
Nei mesi successivi ho assistito ad un travolgente fenomeno da io prima di te, ovunque mi voltassi c'erano ragazze con in mano questo libro, in ogni sito se ne parlava, in ogni canale youtube!
Ancora una volta percepivo un'euforia generale riguardante la storia d'amore tra Will e Louisa, euforia che non mi trovava mai d'accordo.
Obiettivamente ragazze non posso dire che Io prima di te sia una storia d'amore strappalacrime dall'inizio alla fine...no! È altro, è di più, è più complesso, è oltre!

Dopo il trailer mi sono letta Dopo di te e avevo quasi pensato di mettere una pietra sopra su Will, Louisa, la tetraplegia e le calze a righe gialle e nere.

Più il 1 settembre si avvicinava più avevo una stretta allo stomaco al pensiero d'andare al cinema e vedere finalmente Louisa e Will in carne ed ossa, inoltre ero proprio curiosa di confrontare la MIA Louisa e il MIO Will con quelli messi in scena al cinema.

Così giovedì sera armata di fazzoletti mi sono seduta sulla sedia, ho fatto un bel respiro e... SONO RIMASTA A BOCCA APERTA! Era tutto perfetto, tutto meraviglioso, tutto uguale al libro (si, la voce di Louisa era ancora insopportabile).
L'ambientazione era davvero bella, la casa di Will è perfetta, il castello, i parchi erano come la mia mente se li era raffigurati. I personaggi erano ben definiti ed anch'essi davvero fedeli al romanzo.
I colori e le sensazioni che si respiravano ti portavano in un'Inghilterra quasi immortale, i vestiti di Louisa erano l'uno più spettacolare dell'altro.
E per terminare, la storia...
Non era la prima volta che mi trovava a confrontare libri e film e (come immagino tutti voi) mi mettevo quasi sempre le mani nei capelli. Ma riservo un bellissimo ricordo di un film uguale al libro, ossia Harry Potter. Ecco, con Io prima di te ho avuto la stessa bellissima sensazione. Tutto ciò che hanno rappresentato era totalmente fedele al libro, certo hanno tralasciato alcune parti, ma ciò che hanno portato in scena era assolutamente fedele al libro.

In conclusione che dire? Penso mi ci rivorranno altri sei mesi per riprendermi dal film, davvero un bellissimo e toccante film.



Io prima di te ecco il link per acquistare il libro =)

mercoledì 31 agosto 2016

Uscite in libreria Settembre 2016


Eccoci tornati con una rubrica che ho un po' trascurato ma che ho assolutamente intenzione di riprendere. Sarà davvero dura non spendere ogni mio risparmio nelle nuove uscite di settembre!
D'altro canto devo confessarvi che un paio di libri li ho già prenotati, non potevo resistere!


 1 settembre: L'uomo che inseguiva i desideri

 Un caso editoriale straordinario. Conteso in tutto il mondo, è stato venduto in oltre venti paesi. Ha scatenato l’entusiasmo dei librai che l’hanno letto in anteprima e che l’hanno già proclamato il libro dell’anno. Una favola piena di magia sull’amore e la gioia di sorprendersi ogni giorno, anche per le piccole cose.







 12 sett: Lo stupore di una notte di luce

 L'attesissimo seguito di Il profumo delle foglie di limone, uno dei libri più amati degli ultimi tempi.

È una notte stranamente luminosa. Una notte in cui il buio non può più nascondere nulla. Lo sa bene Sandra mentre guarda suo figlio che dorme accanto a lei. Ha fatto il possibile per proteggerlo. Ma nessuno è mai davvero al sicuro. Soprattutto ora che ha trovato nel suo zainetto un biglietto. All’interno poche parole che possono venire solo dal suo passato: ”Dov’è Julian?”. All’improvviso il castello che ha costruito crolla pezzo dopo pezzo: il bambino è in pericolo. Sandra deve tornare dove tutto è iniziato. Dove ha scoperto che la verità può essere peggio di un incubo. Dove ha incontrato due vecchietti che l’hanno accolta come una figlia, ma che in realtà erano due nazisti con le mani sporche di sangue innocente che inseguivano ancora i loro ideali crudeli e spietati. 




 24 settembre: Harry Potter e la maledizione dell'erede
Da uno spettacolo teatrale basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, una nuova avventura del figlio di Harry Potter che ci riportaa Hogwarts, tra misteri, maghi, avventure nel mondo di Harry Potter. L'ottava storia della serie di Harry Potter è infatti la prima a essere rappresentata a teatro. La premiere mondiale si terrà nel West End di Londra il 30 luglio 2016.





 15 sett: Prometto di perdere
La strada è piena di rumori: le macchine che sfrecciano, le voci dei passanti, i clacson impazziti. Ma l’uomo non sente nulla. È come se tutto il mondo si fosse fermato in un istante. Per lui esiste solo lei. Lei che stranita si guarda intorno mentre il vento le scompiglia i capelli. Non la conosce, ma non importa. Sa di amarla. In fondo per farlo basta guardare i suoi occhi, le sue mani e la sua bocca. L’amore non ha bisogno di altro. L’uomo le si avvicina e le chiede di essere sua per sempre. Lei gli dice di sì. Perché amarsi vuol dire essere folli. Solo allora scoprono i loro nomi, ma già i loro cuori li urlavano.



1 settembre: Il condominio degli amori segreti

 I condomini sono riuniti al completo quando, nel loro palazzo alla Garbatella, arriva l’affascinante Daniele Bracci, un musicista che si fermerà lì per qualche mese. Daniele è frastornato dall’accoglienza più che calorosa. Matteo Spina, il saggio, lo recluta subito per lavorare nell’orto condominiale. Paolo e Rudy, che vivono nell’attico, pensano già a un pranzo di benvenuto. Giovanna, invece, vede in lui un fidanzato perfetto per la figlia Anita… Ma la mattina dopo, quando Matteo Spina blocca Anita per presentarle il nuovo arrivato, la ragazza ha uno shock: perché lei, quel Daniele Bracci, lo conosce bene, e dai tempi del liceo. E ha fatto di tutto per dimenticarlo. E ora? Dovrà fingere di non averlo mai visto prima? Certo, Anita non è l’unica, nel condominio, ad avere qualcosa da nascondere. Giovanna, ogni lunedì, esce vestita di tutto punto. E con una scusa sempre buona per chi le chiede dove va. E Matteo Spina? Nemmeno lui la racconta giusta. Lo sa bene Pina, la pettegola del palazzo, che dietro alle persiane spia quello che accade, e annota poi tutto sul suo diario segreto…


 8 sett: La piccola libreria di New York

 Quando il suo ragazzo la lascia per l’ennesima volta, Bea James, proprietaria di una libreria a Brooklyn, prende una decisione. Basta uomini, basta cuori infranti, basta dolore. Il suo lavoro le piace e i libri l’hanno sempre salvata, l’importante sarà riuscire a stare lontana dall’altro sesso. Jake Steinmann, uno psichiatra che viveva a San Francisco, è pronto a ricominciare, dopo la fine del suo matrimonio. D’ora in poi ci sarà un unico amore nella sua vita: New York. Bea e Jake si conoscono a una festa in cui sono gli unici single, e quando parlano si trovano d’accordo su una cosa: nessuno di loro due vuole avere alcun genere di relazione sentimentale. Ma la città ha altri piani per loro… 


 22 settembre: Odiami come io ti amo

I ruoli si sono capovolti, ora ho il potere e tocca a lui mendicare…
Tutti vorrebbero essere come me. Forse è l’effetto che faccio sugli altri per come mi vesto o per come mi sistemo i capelli, non importa. Anche se l’ultima cosa di cui ho bisogno è l’interesse della gente, non riesco proprio a smettere di essere al centro dell’attenzione. Domino la pista, la velocità mi fa vibrare e il vento e la folla urlano il mio nome. Sono proprio io, la ragazza pilota. La regina della corsa. Sto sopravvivendo, e non ci avrei scommesso. Tutti, però, mi parlano di lui. Hai visto Jared Trent in TV? Cosa ne pensi della sua ultima gara, Tate? Quando tornerà in città, Tate? Mi rifiuto di pensarci troppo. Perché quando Jared tornerà a casa, io non sarò qui. Tatum Brandt non esiste più. Sono diventata una persona nuova.




Ho lasciato entrare la tempesta

Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnusdottir è accusata di molte cose. Perché nell’Islanda del primo spicchio di Ottocento – immersa in una nebbia perpetua come in mille  superstizioni – lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è una donna diversa da tutte le altre. Diversa anche per l’uomo che lei stessa si è scelta: Natan Ketillson, un uomo più vicino ai diavoli dell’inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, un mago capace di risuscitare i morti con le sue pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, e Agnes è rimasta l’unica a piangerlo, il villaggio decide che la colpevole dell’efferato omicidio non può che essere lei. E mentre attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia, facendoci scoprire pian piano la verità. La racconta agli unici amici che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e il giovane e inesperto confessore che si è scelta, Toti. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle letture. Le cose che nessuno potrà toglierle.


Tre sassi bianchi

Anthony gioca solo con il suo dinosauro viola, Anthony non ti guarda mai negli occhi, Anthony ha una passione per il numero 3. Ed è all’età di 3 anni che gli viene diagnosticata una gravissima forma di autismo. Per Olivia e David, i suoi genitori, è più di quanto possano sopportare. E quando a dieci anni si consuma la tragedia più grande – la morte di Anthony durante una crisi epilettica – la loro coppia si sgretola per sempre. Olivia si rifugia nella casa di villeggiatura a Nantucket. Lì, sulla stessa striscia di sabbia immacolata su cui Anthony metteva in fila i suoi sassolini bianchi – sempre in gruppetti di tre – aspettando che le onde li portassero via, Olivia cerca di ricostruire ciò che è successo, e di ripercorrere le tappe della breve vita di Anthony. E sarà proprio la voce in prima persona del suo bambino a guidarla, e a raccontarle che l’amore può esistere e farsi sentire anche quando tutte le porte del tuo mondo sono chiuse a chiave.




La distanza tra me e te

Isabel abita a Roma: poco socievole, precisa, abitudinaria, programma la sua vita nel dettaglio. Non sopporta le sorprese, non le piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento e considera l’imprevisto un vero nemico. Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, dove gestisce l’officina del padre. Ama la compagnia degli altri, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da una comune passione: i cani. Entrambi ne hanno uno, a cui sono legatissimi. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara, che Isabel e Andreas s’incontrano. O per meglio dire, si scontrano, perché l’impatto non è dei migliori. Quasi per gioco, i due prendono a scriversi su Facebook. Brevi messaggi conditi da ironia e frecciatine. Sarebbe tutto perfetto, se Isabel non fosse sposata e Andreas fidanzato...



Alphabet

Classici da prendere alla lettera
La letteratura dei grandi capolavori dalla A alla Z